DIRITTI REALI: Usucapione e tolleranza
L'onere della prova della tolleranza per contrastare l'usucapione del diritto
La sentenza in commento, emessa dalla Suprema Corte di Cassazione, riguarda i concetti di usucapione e tolleranza. In particolare, si sofferma sull’onere probatorio ai fini della verifica dell’intercorso usucapione del diritto reale.
Di seguito la massima di riferimento:
Corte di Cassazione, II Sez. Civile, Sentenza n. 9275 del 16.04.2018
“In materia di acquisto per usucapione di diritti reali immobiliari, poiché l’uso prolungato nel tempo di un bene non è normalmente compatibile con la mera tolleranza, essendo quest’ultima configurabile, di regola, nei casi di transitorietà ed occasionalità, in presenza di un esercizio sistematico e reiterato di un potere di fatto sulla cosa spetta a chi lo abbia subito l’onere di dimostrare che lo stesso è stato dovuto a mera tolleranza”.
SINTESI: SPETTA AL TITOLARE DEL DIRITTO REALE L'ONERE DI PROVARE LA CONDIZIONE DI MERA TOLLERANZA DELL'USO
In particolare, il Giudice della Suprema Corte, spiegano come sia la parte che si dichiari titolare del diritto a dover provare che l’esercizio del diritto da parte del terzo sia dovuto a mera tolleranza. In tal modo, il proprietario potrà neutralizzare la domanda di acquisto per usucapione del terzo.
Si afferma, in particolare, come l’uso prolungato di un bene non sia compatibile generalmente con la mera tolleranza. Questa, infatti, a normalmente carattere di transitorietà e occasionalità e non è compatibile con un esercizio del diritto sistematico e reiterato nel tempo.
Da ciò discende come sia onere di chi subisca questo esercizio provare che lo stesso sia dovuto solamente alla mera tolleranza, con ciò non andandosi a integrare il requisito del possesso continuato di cui all’art.1158 c.c., venendo meno l’acquisto per usucapione del diritto reale.